Piramidi d'oro... finto. 
I faraoni del multilevel

Da Virgilio Degiovanni alle finanziarie albanesi, passando da Herbalife e Giorgio Mendella. Splendori e (soprattutto) miserie del multilevel marketing in un libro di Roberto Giovannini e Davide Orecchio.

di Fernanda Alvaro

Il Nuovo

 

ROMA - Se la piramide è d’oro, le sue fondamenta sono certamente d’argilla. O almeno così sembrano pensarla Roberto Giovannini e Davide Orecchio che, pazientemente, hanno spulciato ogni angolo del Multilevel marketing per raccontare miti e realtà di quel rivoluzionario metodo di vendita che, se ha fatto diventare ricco qualcuno, ha sicuramente impoverito molti.
Centosettanta pagine per non addetti ai lavori, pubblicate dalla casa editrice Avverbi che ha come scopo la promozione e la diffusione della cultura scientifica e razionale. E che dunque guarda con notevole sospetto chi condisce mercato e finanza con riti collettivi e quasi orgiastici che poco hanno a che fare con la scienza e la razionalità.

Se la premessa è che i sogni milionari si sono spesso infranti nei tranelli orditi da astuti faccendieri, val la pena di arrivare fino in fondo nella lettura di questo agile libro che racconta la storia del mlm fin dal suo esordio. Esordio che, nonostante l’anglosassone acronimo, ha la sua radice proprio nella bell’Italia di fine Ottocento. In quel di Parma nasceva, infatti Carlo Ponzi che, emigrato negli Usa diede il via a quelle piramidi d’oro e fango. Da Charles Ponzi all’e.business il viaggio è breve e lunghissimo insieme, e i due giornalisti (Giovannini si occupa di politica economica per La Stampa e Orecchio di economia e lavoro per Rassegna sindacale) lo percorrono tutto fermandosi a raccontare fenomeni e storie. Come quella di Virgilio Degiovanni , detto Degio, e delle sue mille creature: da Millionaire alla I&T, da Freedomland a I@T condite con card e inchieste giudiziarie, happening e tonfi borsistici.
Val la pena di leggere l’intervista che il giornalista de La Stampa ripropone per intero nel libro avendola dovuta limare ai tempi della pubblicazione (marzo 2000). Al di là delle considerazioni critiche è Degiovanni medesimo a dire di sé e di questo mondo falsamente dorato tutto quel che serve a capire e scegliere. Certo difficile resistere a chi ti giura che, da semplice impiegato, puoi diventare ricco, anzi ricchissimo. E infatti, molti non hanno resistito facendosi incatenare dalle tentazioni che via via hanno preso le sembianze di prodotti di largo consumo, cosmetici, card multifiunzioni capaci di tagliare i prezzi di carburanti, viaggi, case, auto. E poi assicurazioni, fondi, depositi miracolosi capaci di moltiplicare il denaro come fossero quei pani e quei pesci che soltanto chi ha letto il Vangelo, e ci crede, può usare come precedente. 

Abbiamo scomodato il Vangelo perché quel che i modermi chiamano mlm, gli antichi appellavano Catena di Sant’Antonio. Soltanto che il Santo padovano usava la piramide per moltiplicare le buone azioni, mentre i vari guru le hanno utilizzate per moltiplicare i loro affari.
Leggetelo, dunque, per attraversare Herbalife e Amway, Bayerische Assicurazioni e Crs Network, Star Service International, Alpha Club e Vanilla, Spedia e Keypoint Mail...Per ricordare i crack di Albania, Romania, Russia senza dimenticare la Serbia di Milosevic e l’italianissimo mago della televendita, Giorgio Mendella.
Una domanda, per finire, ma di quante di Paid to surf, hanno usufruito i due giornalisti? Cos’è il Pts? Beh, se non è la bramosia di guadagno a spingervi a leggere il libro, almeno avete un’altra scusa!