Alpha club offriva quote 
a chi portava altri soci


Il Messaggero
28 luglio 2002

 

ROMA - In Italia il caso più clamoroso di società piramidali è quello dell’"Alpha club" di Torino che alla fine del 2000 ha visto il vertice finire in galera. La società era riuscita a convincere 60.000 persone a pagare ciascuna 7.200.000 delle vecchie lire in vista di ipotetici guadagni, reclutando nuovi soci. Nel 2000 Alpha club era il secondo sponsor ufficiale della Juventus.
La vicenda di questa società e di altre simili in Europa e nel mondo è raccontata in un libro di Roberto Giovannini e Davide Orecchio (edizioni Avverbio) dal titolo "Piramide d’oro". «Una catena di Sant’Antonio in piena regola - scrivono gli autori - "nascosta" solo per modo di dire dal club viaggi, ideata dall’avvocato inglese Paul Botros. OLtre quelli in Italia, contando gli affiliati in Canada, Messico, Brasile, Portogallo, Australia, Stati Uniti Germania, Israele, si parla di oltre 90.000 persone. In questi paesi opera quella che di autodefinisce "l’organizzazione d’affari, viaggi e turismo più grande e importante del mondo"».
Secondo la guardia di finanza il giro d’affari dell’"Alpha club" in Italia si aggirava sui duecento miliardi di lire.
Ma sono decine le società che sono finite nelle maglie delle Fiamme gialle. L’annuncio di "aeroplanini" ed "elicotteri" con poche decine di euro per l’iscrizione con la promessa di facili guadagni, sono il primo passo delle campagne di raccolta.
E negli ultimi mesi il ricorso a Internet e a Sms sui telefonini sono diventati il migliore strumento per fare proseliti.